Neverwinter'
Conosciuta anche come “Città delle Abili Mani”, Neverwinter è una metropoli di circa 17000 abitanti. È circondata da una possente cinta muraria con imponenti cancelli a Nordest, Nordovest, Sudest e Sudovest. Colta e laboriosa, è ritenuta da molti la città più civilizzata e cosmopolita della regione, forse seconda solo a Waterdeep: una reputazione pregevole visto il numero e la varietà di città che sorgono in queste terre. Si dice ancora oggi “per gli orologi di Neverwinter” in modo da sottolineare il lavoro di un perfezionista o l’onestà di qualcuno che si dimostra sempre ligio al proprio dovere. Neverwinter deve il suo nome al fiume che l’attraversa, le cui acque sono costantemente tiepide, riscaldate da Elementali del fuoco insediati sotto il Monte Hotenow nella vicina foresta. Questo fa sì che lungo le rive si goda di un clima d’eterna primavera, nonostante ci si trovi in una regione fredda. Lo stemma cittadino è una spirale bianca con una “M” in alto a destra. Al centro campeggiano tre fiocchi di neve di forma diversa ma tutti quanti in un cerchio argentato con aloni bluastri. La città è famosa per i suoi giardini che riempiono i mercati di dolce frutta in estate e di fiori colorati durante la primavera, per i suoi precisissimi orologi ad acqua, per i suoi lampioni di vetro smerigliato dai molti colori, le luci incantate che risplendono durante tutta la notte nei quartieri più prestigiosi e per i tre ponti che scavalcano il fiume unendo le due metà della cittadina. Il Ponte del Delfino, della Viverna Alata e del Drago Addormentato sono stati lavorati da maestri scultori fino ad assumere la forma della creatura da cui prendono il nome. I cittadini di Newerwinter tendono ad essere delle persone miti, garbate, amanti della cultura ed estremamente laboriose. Puntualità e precisione sono fattori importanti in qualsiasi cosa che fanno. Non solo rispettano la proprietà altrui, ma anche qualsiasi altra cosa che una persona possa ritenere importante, che sia un’opera d’arte e di ingegno, una borsa di monete o un voto di fedeltà ad una causa. La città fa parte dell’Alleanza dei Lord, e Lord Nasher, il Signore di Neverwinter ne ha reso una città potente e ben difesa, sia fisicamente che magicamente, soprattutto dagli agenti e spie della rivale Luskan, da sempre nemica di Neverwinter. La città è nota per il suo clima caldo e mite fra il gelido Nord grazie al Fiume Neverwinter, che è riscaldato dalla presenza di elementali del fuoco
DescrizioneUna città fortificata di umani e mezzelfi, Neverwinter è un centro di cultura che non ne da sfoggio, un luogo dove la gente è indaffarata ma non avara, un posto affascinante che non è bizzarro. La città è principalmente conosciuta per i prodotti dei suoi abili artigiani: lampade di vetro multicolore, orologi di precisione ad acqua e gioielli stupendi. E’ anche famosa per i suoi giardini, riscaldati dalle acque incredibilmente calde del Fiume Neverwinter. D’estate i giardini forniscono ai mercati gran quantità di frutta, mentre d’inverno rallegrano l’atmosfera con i loro fiori. Le meraviglie architettoniche della città sono i suoi tre ponti: il Delfino, la Viverna Alata, e il Drago Addormentato. Ognuno dei ponti è stato lavorato per dargli la forma della creatura da cui prende il nome. Neverwinter e il suo signore, Lord Nasher Alagondar, sono quasi sempre stati alleati con Waterdeep nella lotta contro Luskan e gli orchi. GovernoUn consiglio di nobili anziani elegge un Lord, che funziona da regnante, amministratore e signore della città. Attualmente, con il benestare dell’intera popolazione, il Signore è Nasher Alagondar, un possente guerriero ed eroe fedele a Tyr.
Organizzazioni
Alleanza dei Lord: I Lord controllano le attività di un consiglio composto da loro e dagli altri potentati mercantili della Costa della Spada, ma anche di quelle città dell’entroterra i cui interessi coincidono con quelli di Neverwinter.
Marinai Sanguinari: Un gruppo di malviventi che opera nel porto di Neverwinter, che tratta contrabbandi e perfino omicidi. Si dice che agiscano sotto l’influsso di qualche potere occulto.
Manti Grigi: I Manti grigi sono l’esercito effettivo di Neverwinter, composto da combattenti leali al Lord. Torre Ammantata: La Torre Ammantata è la più grande scuola di magia di Neverwinter, che forma i Manti Stellati, il corpo arcano d’elité di Neverwinter.
Costruito interamente in pietra arenaria della costa, di colore grigio scuro, Castello Never mostra un’architettura pregevole, sebbene non abbia l’aspetto imponente che il suo rango imporrebbe. Pur mantenendo un aspetto decorato e ricco, non manca di una spiccata attenzione al suo carattere difensivo, con stratagemmi architettonici appositamente elaborati, come la separazione di torri di guardia, barbacane e fossato per mezzo di appositi spazi per lo schieramento delle truppe specializzate. E’ circondato da una cinta muraria circolare, che affaccia sui tre ponti della città. Il castello è la dimora del lord cittadino e della sua corte. Si divide su sei piani, numero esagerato e segno dell’abilita dei costruttori della Città delle Abili Mani. Gli appartamenti del lord si trovano all’ultimo piano. I suoi studi al terzo. Castello Newer ospita sempre una piccola guarnigione di Manti Grigi ed occasionalmente, diversi maghi dei Manti Stellati che han le loro stanze all’interno del castello.
Questo grande tempio, dedicato a Tyr e Torm, è situato vicino al castello e ad esso collegato tramite il ponte del Drago Addormentato. Una struttura maestosa e severa suddivisa su tre piani (altrettanti come sotterranei), chiusa da quattro alte torri angolari, dai suoi spalti si può vedere gran parte della città. All’interno predomina il bianco del marmo, lunghi corridoi dalle alte volte decorati dagli stemmi dei cavalieri devoti caduti in battaglia, aule di devozione, quasi spoglie, ampie e silenti, impreziosite da rigidi colonnati e statue di figure corazzate. La struttura dispone anche di un campo di addestramento e semplici quartieri per cavalieri e chierici residenti o in visita. Il tutto rimanda a una fiera austerità, che tuttavia nulla ha di opprimente. Il tempio, come molti altri dedicati al Mancino, offre riparo, cavalcature fresche, aiuto, cure e consiglio benedetto. E’ inoltre la dimora del Giudice Oleff Uskar e del suo assistente, il Priore Hlam. La Sala della Giustizia è inoltre il tribunale della città e sede della Gilda dei Burocrati, ove si incontrano tutte le figure di stampo giuridico della città.
vedere la Penisola, un piccolo isolotto collegato alla terraferma da un lungo ponte di pietra, dove si trova la gendarmeria di Neverwinter. Tra le locande più rinomate, il Fiasco Sommerso, una bettola frequentata dalla maggior parte dei marinai che ormeggiano a Neverwinter. Per chi ha denaro da spendere, invece, c’è la deliziosa taverna della Maschera della Pietra Lunare, dove in un ambiente lussuoso e gaudente, si possono consumare alcune tra le più ricercate bevande della città, Brightair, il cui consigliere Salyndra Shaern è il capo bibliotecaio, nonché abile oratore che tiene continui sermoni per convertire i cittadini al culto di Oghma.
Al punto in cui il fiume Neverwinter fluisce all’interno della città si trova la Torre Ammantata. Questa è il luogo di incontro e la sede dei Manti Stellati. La torre, circondata da un enorme campo di terra brulla, circondato da una cinta muraria per dividerla dal Nido del Mendicante ove si allenano gli arcanisti. Si estende apparentemente per quattro piani, tuttavia la “vera torre” si estende sotto di essa per quasi tutto il terreno di proprietà dei Manti. A capo di questi vi è l’arcimaga Eltoora Sarptyl. Tra i molti tesori che i Manti custodiscono, il più importante è un antico artefatto netherese: il Pantografo Universale di Halavar, un cubo di ferro di 10 m che permette di moltiplicare oggetti metallici grandi quanto un enorme trono o più piccoli. Può copiare monete, spade, armature ma non gemme, legno e altro materiale non metallico dell’oggetto. Non può neanche copiare ciò che prima era vivo ed ora è attualmente metallo. La copia è identica all’originale, tuttavia il Pantografo non copia le proprietà magiche dell’oggetto, come nel caso di una spada magica. I Manti in ogni caso usano quest’oggetto solo in caso di estrema necessità per paura che il suo potere si esaurisca.
Il cuore pulsante della vita politica ed economica di Neverwinter. Lungo le strade, sorvegliate da un massiccio dispiegamento di gendarmi, si alternano ricche residenze e botteghe artigianali dai prezzi esorbitanti. Qui si trova la sede del potere cittadino. Castello Never, un’imponente struttura di dura pietra grigia. Non particolarmente grande, rispetto ad altri edifici, ma sicuramente ben protetta dall’alta cinta muraria, e dalle numerose torri. E’ qui che risiede il Triumvirato Reggente insediatosi dopo la morte di Agenore Quinland, composto dal Reggente Oleff Uskar, ex Giudice Supremo della Sala della Giustizia, dal Generale Redrose, in rappresentanza della Gendarmeria, e dall’arcanista Mathias Silverhand, in rappresentanza dei Manti Stellati. Sempre nel Centro potrai incontrare la Casa della Conoscenza, la Sala della Giustizia, ed alcune tra le più note botteghe cittadine. Dalle armature, a oggetti magici, agli strumenti musicali, potrete comprare merci tra le più pregiate di tutto il Nord, se sarete disposti a ridurre considerevolmente il peso della vostra scarsella.
Secondo chiunque in questo continente, Neverwinter è una città di nobili, artisti, grandi condot-tieri ed abili artigiani. Ma, camminando lungo le vie cittadine, allontanandoti dalle vie del Centro, ti accorgi che in realtà non è così ovunque. Le strade lastricate, fiancheggiate dalle ricche botteghe artigianali e saggiate dalle ruote delle carrozze nobiliari, lasciano spazio ad un dedalo di viuzze di nuda terra, piene di pozze di fanghiglia. Mendicanti dagli abiti rovinati si ammassano contro le mura delle umili baracche in paglia e terra. Allungano le mani ossute, chiedono una moneta per poter mangiare. È il Nido del Mendicante. Occupa un terzo del territorio urbano di Neverwinter. Qui vivono i dannati della città, coloro i quali mai saranno ricordati nelle canzoni di gesta dei bardi, che preferiscono cantare dei nobili condottieri della città. A nord, un umile agglomerato detto “Terra di Nessuno”, abitato principalmente dai servitori dei nobili del centro, che vi tornano solo la notte per riposare le ossa(modificato)
A est, al confine con le mura cittadine, la Torre Ammantata, sede dei Manti Stellati, unico presidio di bellezza, in quest’inferno dalle tinte grigie. Al Nido, potrai trovare locande che offrono un pasto caldo e un letto a poco prezzo. Al confine col centro cittadino, potrai incontrare il Cimitero, sul quale troneggia la struttura della Chiesa di Jergal e Kelemvor, a garantire un riposo inviolato ai defunti.
Il mare. Una distesa infinita di acque scure danza dinanzi ai tuoi occhi. Navi che vanno e vengono, dalle vele variopinte, battendo bandiere delle più disparate e sconosciute terre di questo mondo. Lungo la strada, si affollano marinai, mercanti, ubriaconi, prostitute. Un ambiente rumoroso, caotico, da cui spesso si esce privi della scarsella, a volte con le sole braghe. Una lunga strada costeggia i moli dove attraccano le possenti imbarcazioni. E verso l’entroterra, un dedalo di vicoli, stradine, tra losche locande, bordelli, capannelli di figuri poco raccomandabili che confabulano nell’ombra. L’edificio che svetta tra i tanti della zona è la Torre della Marina, e poco distante puoi servite da donne sensuali in abiti succinti, col volto nascosto da una raffinata maschera lucente.
Nel centro della Città dalle Abili Mani, un’ampia strada si snoda tra botteghe di lusso e ricche abitazioni, conducendo al tempio di Oghma. Circondato da un muro di mattoncini, la struttura è caratterizzata dal color rosso delle pareti, dalle forme curve dei suoi tetti, dalla presenza di numerose ampie finestre, atte a garantire illuminazione sufficiente all’interno per leggere gli antichi tomi, gelosamente custoditi. Il tempio è noto come una delle più grandi biblioteche dell’intero Nord. Qui si possono trovare libri sui più disparati argomenti. I sacerdoti di Oghma forniscono assistenza agli avventurieri ed un servizio amanuense. La biblioteca è fornita di ampie sale per la lettura, mentre al piano superiore della struttura si trova la zona della biblioteca dove sono custoditi i manoscritti più rari, che racchiudono segreti e le forme più alte di sapere. Non tutti hanno il privilegio di accedere a questa zona. Solitamente, per permettere la consultazione di un tomo riservato, i chierici di Oghma chiedono di ricevere in cambio un nuovo tomo da aggiungere nella biblioteca, secondo il principio del “do ut des”. Ad ogni modo, i servigi della Casa sono raramente gratuiti. Il più alto prelato del clero di Oghma è Watger
Questa locanda è la più grande e popolare di Neverwinter, grande circa di il triplo di una qualsiasi altra locanda della città.
Questo, unito al vistoso cartello con un serpente argentato, fa in modo che l’edificio sia visibile e facile da trovare. L’esterno è in mattoni e la struttura è composta da quattro piani, con diverse rampe di scale in legno nella facciata sul retro. Solitamente i gradini sono scivolosi per via dell’umidità della zona, quindi è bene avere sempre una mano poggiata sul corrimano, in particolare di notte. Alcune delle stanze hanno un piccolo balconcino con vista sul porto e con diversi vasi di erbe e piante aromatiche. All’interno, il visitatore troverà una locanda costosa, ma pulita, con un personale di servizio presente ma discreto. Le stanze sono piacevoli, ma senza arredi particolari, tutte con un tappeto color mare vicino al letto. La locanda è famosa per il pane, sfornato ogni mattina e il pasticcio di anguilla, che attira molti avventori. Il Serpente sembra essere luogo pulito e sicuro dove alloggiare, nonostante la voce persistente che sia il luogo dove si raduna buona parte della criminalità organizzata di Neverwinter. La locanda, restaurata da poco dopo un incendio doloso, ha visto innalzare di recente i suoi standard, anche grazie alle donazioni di diversi avventurieri, per cui il Serpente è stato luogo di incontro e partenza per molte avventure. Con l’arrivo del nuovo Oste è stato affisso un cartello che invita gli avventori ad un colloquio più civile: esso difatti recita “Non è accetto il turpiloquio costante. È completamente vietato in presenza di signore”.
Il quartiere nobile della città. Ai lati di ampie strade lastricate e fiancheggiate da aiuole ben cu-rate, si trovano le lussuose abitazioni delle famiglie più in vista della Città dalle Abili Mani. Ville a più piani, strade lastricate di marmo, rigogliosi giardini perennemente fioriti e ricche carrozze finemente decorate. Il quartiere prende il nome da un piccolo lago dalle acque scure che sorge al centro di esso. Sul lago, si affaccia la Banca di Neverwinter, un’austera struttura in pietra, sorvegliata da numerosi combattenti di comprovata abilità e, si dice, addirittura da alcuni gargoyle. Nel quartiere potrete trovare anche alcune tra le botteghe più raffinate della città, come il Liuto Muto, nota per i pregiati strumenti musicali. Inoltre, è qui che è situato il celebre Teatro delle Mille Maschere.
Collegata semplicemente da un ponte chiamato “La Camminata” al quartiere del porto, la gendarmeria di Newerwinter è un edificio imponente, dalle mura bianche, situato su un’isola, detta “la Penisola”. La struttura piuttosto lunga ed a forma di L, è suddivisa in due piani. I sotterranei conducono alle prigioni cittadine, che si dice siano munite di potenti protezioni magiche. Oltre a questo vi sono quattro padiglioni: i dormitori degli ufficiali, i Quartieri del Generale e la sala comune, piena di ritratti dei vecchi comandanti e arazzi che raffigurano gli stemmi del corpo di guardia, dotata di un grande tavolo sul quale levita un’immagine magica raffigurante la città di Neverwinter. L’ultimo edificio è una piccola armeria. Le guardie infatti si allenano all’interno dell’ampio cortile della Penisola. A capo del corpo di guardia vi è il Generale Alan Redrose, Eroe di Neverwinter, uomo la cui rettitudine è leggenda in tutta la Costa. Quando percorri la Camminata, vieni fermato a metà altezza ad un posto di guardia, dove ti viene chiesto di identificarti, e di lasciare ogni arma, prima di poter proseguire verso la Penisola. Un enorme portone, sul quale troneggiano i simboli della Città dalle Abili Mani, ti fa accedere all’isola, affollata di gendarmi che marciano a destra e manca, ufficiali che camminano portando pesanti faldoni di pergamene, cittadini in cerca di aiuto.