"Sette rutti tonanti dopo un boccale di birra portano un secolo di fortuna"
Generalità
Nome di Nascita: Thorik Gregor Drekahamar
Nome da druido: Quercia Rossa
Età: 92
Altezza: 1.42 m
Peso: 72 Kg
Professione: Astrologo
Segni Particolari: Barba rosso vivo, piccola cicatrice che divide a metà il sopracciglio sinistro
Background
Storia di Thorik
Thorik nasce nel regno di Jarðsmóðir ed è il figlio di Rurik Drekahamar, un grande nano guerriero di uno dei più importanti clan che per numerosi anni è stato il Re che ha guidato questo regno facendolo crescere e difendendolo dalle incursioni. Per questo motivo Thorik sarà sempre visto come un promettente nano dato il suo importante lignaggio.
Fin da piccolo come tutti i nani venne istruito ed addestrato nel combattimento con le tipiche armi naniche. Nonostante dimostrò di essere un bravo combattente (senza eccellere), venne notato dall‘arcidruido della sua comunità per il suo spirito, la sua affinità e sensibilità per la natura e per le arti druidiche. Per questo motivo intraprendette la via degli insegnamenti druidici all‘età di vent‘anni. Dopo molto tempo dedicato allo studio e all‘addestramento, quando ebbe cinquant‘anni (età in cui un nano viene considerato maturo) diventò a tutti gli effetti un druido con il nome di Red Oak, Quercia rossa (dovuto al rosso vivo della sua barba), iniziando a servire al meglio la propria comunità svolgendo rituali, salvaguardando l‘equilibrio della natura del regno e combattendo per difenderlo dai nemici: partecipò alla battaglia contro degli invasori Northmen provenienti dal vicino arcipelago Moonshae e successivamente a due battaglie contro creature provenienti dall‘underdark: drow e non-morti.
Ed è proprio durante l‘ultima di queste battaglie, contro un potente esercito di non-morti guidato da un Lich che Rurik, suo padre nonchè Re di Jarðsmóðir, cadde in battaglia lasciandogli in eredità il suo martello da guerra chiamato Drekahöfuð.
Dopo un paio d‘anni, in cui a fare le veci del Re in attesa di eleggerne uno nuovo fu l‘arcidruido della comunità, arrivò sull‘isola un nano dalla barba nera come la notte il quale si presentò come Gurdun Blackshield, un discendente di uno dei leggendari fondatori del regno. Poco a poco inspiegabilmentente iniziò a guadagnare il favore di una crescente fetta dei nani del regno, diventando molto popolare. Un giorno però Thorik lo avvistò mentre si dirigeva sull‘isola del drago, l‘isola proibita. Non trovando nessuno da avvisare nell‘immediatezza Thorik lo seguì furtivamente per scoprire cosa avesse in mente, già sospettoso nei suoi confronti a causa dell‘alone di mistero che lo avvolgeva.
Una volta raggiunta l‘isola Thorik era spaventato poichè secondo le leggende del suo popolo quel luogo è la tana dell‘antico drago Aenith, colui che insegnò le arti druidiche al suo popolo.
In effetti vide un drago, ma non quello che si aspettava: davanti ai suoi occhi Gurdun si trasformò in un enorme drago d‘ombra, il quale dopo aver notato la presenza del nano gli rivelò di essere un discendente del drago malvagio che assediò queste isole prima dell‘arrivo dei nani ed era intenzionato a riprendersele vendicando il suo antenato eliminando Aenith. Subito dopo Thorik venne messo a tappeto rapidamente dal drago.
Rimase in quel luogo per giorni privo di sensi fino a quando si sentì chiamare da una voce femminile e si risvegliò, riconoscendo in quella voce la Madre Terra stessa. Tornato nell‘isola principale scoprì che le votazioni era state eseguite e Gurdun era stato eletto nuovo Re. Tentando di dire la verità sul nuovo sovrano Thorik rivelò di essere andato sull‘isola del drago e di aver scoperto la vera natura dell‘impostore, ma nessuno gli credette, anzi, venne accusato di raccontare fandonie solo per screditare il nuovo Re, invidioso di questo e soprattutto di sacrilegio per aver varcato i confini della zona interdetta. Non sapendo più cosa fare, trovandosi in un luogo dove ognuno gli era ormai ostile fuggì grazie all‘aiuto del suo unico amico rimasto, Murond, imbarcandosi su una nave trasformato come un topo per non farsi scoprire.
Con l‘obiettivo di raggiungere la famosa costa della spada per diventare un avventuriero e diventare più forte Thorik ha affrontato mesi di viaggio in mare, pur odiando (come la maggiorparte dei nani) i viaggi in barca, determinato un giorno a tornare per liberare il regno di Jarðsmóðir dalle grinfie del drago d‘ombra e salvare i suoi abitanti, riabilitando così il suo nome e quello del suo clan, che aveva disonorato profondamente.
Regno di Jarðsmóðir
Il regno di Jardsmodir (in nanico: regno di Madre Terra) si trova su tre isole al largo delle isole Moonshae. E‘ una monarchia elettiva, il Re viene eletto dal consiglio composto dai capoclan e dall‘arcidruido affiancato da un altro paio di druidi. In genere viene eletto Re un nano che dimostra sia forza che saggezza. La leggenda di questo popolo di nani racconta che un giorno di molti secoli fà due fratelli nani, Dulin e Farin arrivarono sull‘isola guidando un gruppo di esploratori. Qui trovarono un drago cromatico malvagio, Terathos, che aveva imprigionato un drago metallico buono, Aenith, rubandogli di fatto l‘isola. Lanciandosi all‘attacco riuscirono a sconfiggere l‘usurpatore liberando il vero possessore dell‘isola, il quale in segno di gratitudine trasmise le arti druidiche ad uno dei due fratelli, i quali fondarono poi con il permesso di Aenith il regno su queste tre isole, tramandando alle generazioni future da una parte l‘arte nanica della guerra e dall‘altra l‘arte druidica.
Geografia: Questo regno comprende tre isole: l‘isola dei nani, l‘isola dei druidi e l‘isola del drago. La più grande, L‘isola dei Nani, è l‘isola principale che comprende la grande città, scavata nelle pareti rocciose sulle colline. Metà isola è pianeggiante mentre l‘altra metà comprende delle alture che terminano a picco sul mare con dei fiordi. Oltre alla grande città ci sono altri due insediamenti: uno centrale all‘isola e uno costiero, che funziona come porto dove i mercanti possono attraccare e commerciare con i nani del posto. Un vulcano ormai spento si trova in quest‘isola ed è usato come miniera. Attraverso i suoi passaggi e gallerie si può arrivare nell‘underdark.
L‘isola dei druidi è invece dedicata interamente alla natura e alle tradizioni druidiche su cui sorge solamente un piccolo insediamento.
La terza isola, l‘isola del drago, è un‘isola interdetta a tutti. Qui risiede il drago Aenith il quale comunica solamente con l‘arcidruido, l‘unico autorizzato a recarsi in questo luogo.
Società: I nani di Jardsmodir hanno mantenuto le caratteristiche dei cugini continentali acquistando però qualche differenza con il tempo: la più evidente è sicuramente il legame con la natura e il druidismo di questo popolo, dove non ci sono chierici. Un‘altra peculiarità è il rapporto con le altre razze: a causa della loro posizione hanno da sempre avuto contatti con le vicine isole Moonshae per commerciare o con i druidi del luogo, per questo motivo sono un pò più aperti verso le altre razze rispetto agli altri nani (gli elfi ad esempio non sono visti male, sono solamente considerati strani). La società si divide principalmente in due caste: figli di Dulin e figli di Farin. I primi si occupano della miniera, del commercio, dell‘esplorazione e dei guerrieri; mentre i secondi si occupano di tutto quello che riguarda la sfera della natura: agricoltura, allevamento, druidismo. Un nano viene assegnato ad una delle due caste in base alla sua affinità e predisposizione.
Aspetto di Thorik
Thorik è alto 1,42m e ha un fisico muscoloso, nonostante non sia molto tozzo come molti nani è molto resistente. Ha i capelli e la barba di un colore rosso molto acceso, per questo viene anche chiamato Quercia Rossa. I capelli lunghi li tiene tirati indietro mentre la barba è sempre ben pettinata e raccolta in trecce. I suoi occhi sono ambrati. Una sua caratteristica è una piccola cicatrice che divide a metà il sopracciglio sinistro.
Sopra i suoi indumenti porta sempre l‘armatura in cuoio adornata con delle cinghie e delle rune naniche.
Carattere e personalità di Thorik
Thorik è molto allegro, sempre disposto a farsi una risata o a fare una battuta, a volte anche in momenti sconvenienti. È buono e gentile verso gli altri e cerca di aiutare chi in difficoltà poiché è stato abituato così fin da piccolo. È molto legato alle sue origini, al suo popolo, alla natura e alla Madre Terra. Gli piace divertirsi da vero nano: bere birra, fare baldoria in taverna e tirare qualche mazzata a qualche nemico ogni tanto (o fare una scazzottata in mancanza di un nemico). Nonostante possa dare a volte l’impressione di essere facilmente irascibile ha semplicemente un modo molto animato di discutere, in realtà si arrabbia poche volte, in cui diventa difficile farlo ragionare. Il fatto che si trovi lontano dal suo regno lo rende triste, allo stesso tempo però ha sempre voluto visitare le terre lontane di cui ha sentito parlare i mercanti e di cui ha letto sui libri, volendo ampliare la sua conoscenza.
Ideali
· Madre Terra: La Madre Terra è l’essere superiore in cui crede. Le altre divinità sono secondo lui figli di questa oppure sono viste come aspetti o “parti” di essa.
· Natura: La natura è composta da un sottile equilibrio ed è molto importante poiché è una manifestazione della Madre Terra. Chiunque non la rispetta o va contro le sue leggi va punito duramente.
· Amicizia: L’amicizia è una cosa importantissima per un nano, è come un contratto per la vita. Bisogna quindi sempre essere disponibili per gli amici e disposti a tutto per loro.
· Nanico è meglio: Senza dubbio gli elfi creano artefatti di inestimabile valore, gli umani poi sono bravissimi a costruire città e non solo. Ma qualunque cosa fatta da un nano è meglio. Specie la birra.
· Regole: Le regole permettono alla società di andare avanti e sono molto importanti, sia quelle naturali che non. Queste non vanno trasgredite se non per importanti motivi (situazioni di necessità, pericolo, bene superiore).
Legami
· Drekahofud (Testa di drago): Il martello ereditato dal padre non viene mai abbandonato da Thorik ed è forse la cosa a cui tiene di più. Lo porta sempre con sé ovunque, ogni sera se ne prende cura lucidandolo.
· Origini: Thorik è cresciuto a Jardsmodir, è molto legato a questo luogo, in cui vuole fare ritorno una volta diventato più forte, e alle sue tradizioni.
· Natura: Per quanto abituato a vivere in una città ha bisogno a volte di trascorrere del tempo in mezzo alla natura, passando a volte anche delle notti all’addiaccio.
Difetti
· Fuori dal mondo: Thorik ha vissuto per 92 anni solamente nel piccolo regno di Jardsmodir e quello che sa del resto del mondo l’ha studiato o visto in quelle poche volte che ha visitato l’arcipelago Moonshae. Lo stesso vale per la sua educazione. Una sua particolare ossessione è riuscire a vedere un elefante.
· Lingua: Non usando quasi mai la lingua comune Thorik riesce a comunicare con gli altri ma si porta dietro un fortissimo accento nanico (leggermente differente da quello normale, risultando ancora più strano). Per giunta quando non gli viene nell’immediato un termine lo dice in nanico. Per questo motivo anche quando per esempio minaccia qualcuno può risultare divertente o essere frainteso.
· Testardaggine: “Quella che molti chiamano testardaggine noi nani la chiamiamo perseveranza!”. In realtà no, Thorik è semplicemente testardo e a volte arriva a smentire pure l’evidenza. Nonostante questo, se gli si da tempo ammetterà anche i suoi errori… sottovoce.
· Avventatezza: A volte quando è preso dalla fretta si getta in situazioni anche pericolose senza pensarci. Se fermato in tempo rifletterà sul da farsi.
Thorik Gregor Drekahamar
Generalità
Nome di Nascita: Thorik Gregor Drekahamar
Nome da druido: Quercia Rossa
Età: 92
Altezza: 1.42 m
Peso: 72 Kg
Professione: Astrologo
Segni Particolari: Barba rosso vivo, piccola cicatrice che divide a metà il sopracciglio sinistro
Background
Storia di Thorik
Thorik nasce nel regno di Jarðsmóðir ed è il figlio di Rurik Drekahamar, un grande nano guerriero di uno dei più importanti clan che per numerosi anni è stato il Re che ha guidato questo regno facendolo crescere e difendendolo dalle incursioni. Per questo motivo Thorik sarà sempre visto come un promettente nano dato il suo importante lignaggio.
Fin da piccolo come tutti i nani venne istruito ed addestrato nel combattimento con le tipiche armi naniche. Nonostante dimostrò di essere un bravo combattente (senza eccellere), venne notato dall‘arcidruido della sua comunità per il suo spirito, la sua affinità e sensibilità per la natura e per le arti druidiche. Per questo motivo intraprendette la via degli insegnamenti druidici all‘età di vent‘anni. Dopo molto tempo dedicato allo studio e all‘addestramento, quando ebbe cinquant‘anni (età in cui un nano viene considerato maturo) diventò a tutti gli effetti un druido con il nome di Red Oak, Quercia rossa (dovuto al rosso vivo della sua barba), iniziando a servire al meglio la propria comunità svolgendo rituali, salvaguardando l‘equilibrio della natura del regno e combattendo per difenderlo dai nemici: partecipò alla battaglia contro degli invasori Northmen provenienti dal vicino arcipelago Moonshae e successivamente a due battaglie contro creature provenienti dall‘underdark: drow e non-morti.
Ed è proprio durante l‘ultima di queste battaglie, contro un potente esercito di non-morti guidato da un Lich che Rurik, suo padre nonchè Re di Jarðsmóðir, cadde in battaglia lasciandogli in eredità il suo martello da guerra chiamato Drekahöfuð.
Dopo un paio d‘anni, in cui a fare le veci del Re in attesa di eleggerne uno nuovo fu l‘arcidruido della comunità, arrivò sull‘isola un nano dalla barba nera come la notte il quale si presentò come Gurdun Blackshield, un discendente di uno dei leggendari fondatori del regno. Poco a poco inspiegabilmentente iniziò a guadagnare il favore di una crescente fetta dei nani del regno, diventando molto popolare. Un giorno però Thorik lo avvistò mentre si dirigeva sull‘isola del drago, l‘isola proibita. Non trovando nessuno da avvisare nell‘immediatezza Thorik lo seguì furtivamente per scoprire cosa avesse in mente, già sospettoso nei suoi confronti a causa dell‘alone di mistero che lo avvolgeva.
Una volta raggiunta l‘isola Thorik era spaventato poichè secondo le leggende del suo popolo quel luogo è la tana dell‘antico drago Aenith, colui che insegnò le arti druidiche al suo popolo.
In effetti vide un drago, ma non quello che si aspettava: davanti ai suoi occhi Gurdun si trasformò in un enorme drago d‘ombra, il quale dopo aver notato la presenza del nano gli rivelò di essere un discendente del drago malvagio che assediò queste isole prima dell‘arrivo dei nani ed era intenzionato a riprendersele vendicando il suo antenato eliminando Aenith. Subito dopo Thorik venne messo a tappeto rapidamente dal drago.
Rimase in quel luogo per giorni privo di sensi fino a quando si sentì chiamare da una voce femminile e si risvegliò, riconoscendo in quella voce la Madre Terra stessa. Tornato nell‘isola principale scoprì che le votazioni era state eseguite e Gurdun era stato eletto nuovo Re. Tentando di dire la verità sul nuovo sovrano Thorik rivelò di essere andato sull‘isola del drago e di aver scoperto la vera natura dell‘impostore, ma nessuno gli credette, anzi, venne accusato di raccontare fandonie solo per screditare il nuovo Re, invidioso di questo e soprattutto di sacrilegio per aver varcato i confini della zona interdetta. Non sapendo più cosa fare, trovandosi in un luogo dove ognuno gli era ormai ostile fuggì grazie all‘aiuto del suo unico amico rimasto, Murond, imbarcandosi su una nave trasformato come un topo per non farsi scoprire.
Con l‘obiettivo di raggiungere la famosa costa della spada per diventare un avventuriero e diventare più forte Thorik ha affrontato mesi di viaggio in mare, pur odiando (come la maggiorparte dei nani) i viaggi in barca, determinato un giorno a tornare per liberare il regno di Jarðsmóðir dalle grinfie del drago d‘ombra e salvare i suoi abitanti, riabilitando così il suo nome e quello del suo clan, che aveva disonorato profondamente.
Regno di Jarðsmóðir
Il regno di Jardsmodir (in nanico: regno di Madre Terra) si trova su tre isole al largo delle isole Moonshae. E‘ una monarchia elettiva, il Re viene eletto dal consiglio composto dai capoclan e dall‘arcidruido affiancato da un altro paio di druidi. In genere viene eletto Re un nano che dimostra sia forza che saggezza. La leggenda di questo popolo di nani racconta che un giorno di molti secoli fà due fratelli nani, Dulin e Farin arrivarono sull‘isola guidando un gruppo di esploratori. Qui trovarono un drago cromatico malvagio, Terathos, che aveva imprigionato un drago metallico buono, Aenith, rubandogli di fatto l‘isola. Lanciandosi all‘attacco riuscirono a sconfiggere l‘usurpatore liberando il vero possessore dell‘isola, il quale in segno di gratitudine trasmise le arti druidiche ad uno dei due fratelli, i quali fondarono poi con il permesso di Aenith il regno su queste tre isole, tramandando alle generazioni future da una parte l‘arte nanica della guerra e dall‘altra l‘arte druidica.
Geografia: Questo regno comprende tre isole: l‘isola dei nani, l‘isola dei druidi e l‘isola del drago. La più grande, L‘isola dei Nani, è l‘isola principale che comprende la grande città, scavata nelle pareti rocciose sulle colline. Metà isola è pianeggiante mentre l‘altra metà comprende delle alture che terminano a picco sul mare con dei fiordi. Oltre alla grande città ci sono altri due insediamenti: uno centrale all‘isola e uno costiero, che funziona come porto dove i mercanti possono attraccare e commerciare con i nani del posto. Un vulcano ormai spento si trova in quest‘isola ed è usato come miniera. Attraverso i suoi passaggi e gallerie si può arrivare nell‘underdark.
L‘isola dei druidi è invece dedicata interamente alla natura e alle tradizioni druidiche su cui sorge solamente un piccolo insediamento.
La terza isola, l‘isola del drago, è un‘isola interdetta a tutti. Qui risiede il drago Aenith il quale comunica solamente con l‘arcidruido, l‘unico autorizzato a recarsi in questo luogo.
Società: I nani di Jardsmodir hanno mantenuto le caratteristiche dei cugini continentali acquistando però qualche differenza con il tempo: la più evidente è sicuramente il legame con la natura e il druidismo di questo popolo, dove non ci sono chierici. Un‘altra peculiarità è il rapporto con le altre razze: a causa della loro posizione hanno da sempre avuto contatti con le vicine isole Moonshae per commerciare o con i druidi del luogo, per questo motivo sono un pò più aperti verso le altre razze rispetto agli altri nani (gli elfi ad esempio non sono visti male, sono solamente considerati strani). La società si divide principalmente in due caste: figli di Dulin e figli di Farin. I primi si occupano della miniera, del commercio, dell‘esplorazione e dei guerrieri; mentre i secondi si occupano di tutto quello che riguarda la sfera della natura: agricoltura, allevamento, druidismo. Un nano viene assegnato ad una delle due caste in base alla sua affinità e predisposizione.
Aspetto di Thorik
Thorik è alto 1,42m e ha un fisico muscoloso, nonostante non sia molto tozzo come molti nani è molto resistente. Ha i capelli e la barba di un colore rosso molto acceso, per questo viene anche chiamato Quercia Rossa. I capelli lunghi li tiene tirati indietro mentre la barba è sempre ben pettinata e raccolta in trecce. I suoi occhi sono ambrati. Una sua caratteristica è una piccola cicatrice che divide a metà il sopracciglio sinistro.
Sopra i suoi indumenti porta sempre l‘armatura in cuoio adornata con delle cinghie e delle rune naniche.
Carattere e personalità di Thorik
Thorik è molto allegro, sempre disposto a farsi una risata o a fare una battuta, a volte anche in momenti sconvenienti. È buono e gentile verso gli altri e cerca di aiutare chi in difficoltà poiché è stato abituato così fin da piccolo. È molto legato alle sue origini, al suo popolo, alla natura e alla Madre Terra. Gli piace divertirsi da vero nano: bere birra, fare baldoria in taverna e tirare qualche mazzata a qualche nemico ogni tanto (o fare una scazzottata in mancanza di un nemico). Nonostante possa dare a volte l’impressione di essere facilmente irascibile ha semplicemente un modo molto animato di discutere, in realtà si arrabbia poche volte, in cui diventa difficile farlo ragionare. Il fatto che si trovi lontano dal suo regno lo rende triste, allo stesso tempo però ha sempre voluto visitare le terre lontane di cui ha sentito parlare i mercanti e di cui ha letto sui libri, volendo ampliare la sua conoscenza.
Ideali
· Madre Terra: La Madre Terra è l’essere superiore in cui crede. Le altre divinità sono secondo lui figli di questa oppure sono viste come aspetti o “parti” di essa.
· Natura: La natura è composta da un sottile equilibrio ed è molto importante poiché è una manifestazione della Madre Terra. Chiunque non la rispetta o va contro le sue leggi va punito duramente.
· Amicizia: L’amicizia è una cosa importantissima per un nano, è come un contratto per la vita. Bisogna quindi sempre essere disponibili per gli amici e disposti a tutto per loro.
· Nanico è meglio: Senza dubbio gli elfi creano artefatti di inestimabile valore, gli umani poi sono bravissimi a costruire città e non solo. Ma qualunque cosa fatta da un nano è meglio. Specie la birra.
· Regole: Le regole permettono alla società di andare avanti e sono molto importanti, sia quelle naturali che non. Queste non vanno trasgredite se non per importanti motivi (situazioni di necessità, pericolo, bene superiore).
Legami
· Drekahofud (Testa di drago): Il martello ereditato dal padre non viene mai abbandonato da Thorik ed è forse la cosa a cui tiene di più. Lo porta sempre con sé ovunque, ogni sera se ne prende cura lucidandolo.
· Origini: Thorik è cresciuto a Jardsmodir, è molto legato a questo luogo, in cui vuole fare ritorno una volta diventato più forte, e alle sue tradizioni.
· Natura: Per quanto abituato a vivere in una città ha bisogno a volte di trascorrere del tempo in mezzo alla natura, passando a volte anche delle notti all’addiaccio.
Difetti
· Fuori dal mondo: Thorik ha vissuto per 92 anni solamente nel piccolo regno di Jardsmodir e quello che sa del resto del mondo l’ha studiato o visto in quelle poche volte che ha visitato l’arcipelago Moonshae. Lo stesso vale per la sua educazione. Una sua particolare ossessione è riuscire a vedere un elefante.
· Lingua: Non usando quasi mai la lingua comune Thorik riesce a comunicare con gli altri ma si porta dietro un fortissimo accento nanico (leggermente differente da quello normale, risultando ancora più strano). Per giunta quando non gli viene nell’immediato un termine lo dice in nanico. Per questo motivo anche quando per esempio minaccia qualcuno può risultare divertente o essere frainteso.
· Testardaggine: “Quella che molti chiamano testardaggine noi nani la chiamiamo perseveranza!”. In realtà no, Thorik è semplicemente testardo e a volte arriva a smentire pure l’evidenza. Nonostante questo, se gli si da tempo ammetterà anche i suoi errori… sottovoce.
· Avventatezza: A volte quando è preso dalla fretta si getta in situazioni anche pericolose senza pensarci. Se fermato in tempo rifletterà sul da farsi.
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